5 cose che devi assolutamente sapere sul gatto
Avete adottato da poco un gatto ma le vostre conoscenze “feline” sono piuttosto scarse e volete sapere qualche curiosità? Niente paura BACKdigit.com e il suo spazio pet sono qui per darvi una mano.
Un ringraziamento speciale all’esperta Paola Carrus per la sua preziosa consulenza.
Premessa: ricordate sempre che anche se compraste tutti i libri del mondo sui gatti niente può sostituire l’esperienza fatta sul campo. Per questo rimboccatevi le maniche e seguite da vicino e con attenzione il vostro pelosetto. Non solo trascorrere del tempo con lui vi farà bene allo spirito ma stringerà il legame tra voi due e lo renderà indissolubile. Questo vi servirà anche per imparare a conoscere le sue abitudini, a comprendere i suoi atteggiamenti e il suo linguaggio. Voi soprattutto se siete dei neofiti non lo sapete ancora ma il vostro gatto a modo suo vi parla. Comunica con voi con lo sguardo e con le movenze.
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Il gatto vomita: un aiuto con le crocchette hairball

Nel vostro pet store preferito vi sarà capitato di imbattervi nelle crocchette hairball, quelle che aiutano a stimolare il transito intestinale e a prevenire la formazione di boli di pelo. Si’ perché non tutti sono al corrente di questa peculiarità del gatto che nel corso della quotidiana toelettatura ingerisce i peli che si staccano dal suo manto. Questi si accumulano nel tratto digerente e vengono espulsi sotto forma di bolo attraverso le feci ma anche e soprattutto con il vomito. Per questo non vi preoccupate se ogni tanto il vostro gatto vomita. Lo fa per liberarsi del bolo e in tutto ciò non c’è nulla di male. Anzi soprattutto d’estate con la muta, è decisamente routine. Controllate però il vomito del vostro gatto e accertatevi che sia davvero il bolo che lui ha espulso e che il vomito non derivi da altre condizioni patologiche.
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I cuccioli di gatto nascono ciechi e sordi

Lo sapevate che i cuccioli nascono con gli occhietti e le orecchiette chiuse e che non sono in grado di termoregolarsi? I loro occhi cominciano ad aprirsi verso la seconda settimana e i canali uditivi dal decimo giorno in poi. Inizialmente quindi un neonato è cieco e sordo e il senso della vista e quello dell’udito si svilupperanno pian pian nel corso dei mesi. I neonati inoltre, in modo particolare nelle prime 4 settimane di vita, non possono regolare la propria temperatua corporea per via del loro metabolismo che ancora non è sviluppato e ciò li rende molto sensibili all’ipotermia. Per questo se avete a che fare con un gattino neonato ricordate di mantenerlo al caldo, utilizzando coperte, borse dell’acqua calda ma non in contatto diretto mi raccomando, o lampade a infrarossi.
Le vibrisse del gatto

Di sicuro molti non sanno che quelli che vengono chiamati volgarmente i baffi del gatto in realtà si chiamano vibrisse e non vanno assolutamente sottovalutate perchè sono organi sensoriali estremamente sensibili. Il gatto li utilizza a mo’ di radar per orientarsi, percepire le distanze e gli oggetti anche al buio, mantenere l’equilibrio, percepire le vibrazioni e addirittura gli spostamenti d’aria. Attenzione poi alla posizione che assumono perché possono indicare addirittura lo stato d’animo del vostro micio e comunicare emozioni come l’allerta o lo stress. Di conseguenza non vi fate mai venire in mente di tagliare le vibrisse al gatto e nemmeno di spuntarle. Ovviamente può succedere che il vostro micio perda una o due delle sue vibrisse naturalmente. Nessun problema, si tratta di un normale ricambio. I suoi baffi ricresceranno nell’arco di qualche settimana.
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Il gatto è dormiglione

Al gatto piace dormire e passa circa sedici ore al giorno a fare la nanna con il risultato che impiega circa il settanta per cento della sua vita a dormire. A dormire di più sono i cuccioli e gli anziani. I felini sono più vigili all’alba e al tramonto. Quando dormono alternano il sonno profondo a dei pisolini che li mantengono comunque sempre in allerta. Non vi meravigliate dunque se vi avvicinate al vostro gatto credendo che stia dormendo della grossa e lui invece vi punta addosso improvvisamente i suoi occhioni con l’aria sorpresa. Come a chiedervi: ma che vuoi da me?
Taluni proprietari di gatti si sono ritrovati ad avere a che fare con mici che come un orologio svizzero li svegliavano alle cinque del mattino. Belli carichi e pronti per fare la pappa. Io ho quattro gatti tutti trovatelli che appena sono venuti a stare con me hanno preso le abitudini della casa. Io mi alzo raramente prima delle otto e trenta e vi giuro che nessuno di loro mi è mai venuto a svegliare all’alba per mangiare. Qui la cucina apre alle nove e nessuno si lamenta.
La vista dicromatica del gatto

Differentemente dalla vista degli umani che è tricromatica quella dei gatti è dicromatica. Di conseguenza i nostri amici felini vedono solo a tre colori: il blu, il verde e il giallo ma i gatti riescono a vedere i raggi ultravioletti che il cristallino dell’occhio umano invece blocca. Percepiscono anche il rosso e l’arancione ma in modo sfocato. Un’altra differenza fondamentale tra noi e loro è che gli umani vedono meglio di giorno mentre i gatti al buio o in condizioni di scarsa luminosità. Inoltre vedono meglio da lontano che da vicino. Da vicino infatti la loro vista è offuscata e fanno difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti. Di conseguenza usano le vibrisse che fungono da organi sensoriali tattili e aiutano il micio a rendersi conto delle distanze, delle forme e della posizione delle cose che si trovano davanti.
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