Michele Vasi è un giovane che si è votato al rock! Purtroppo la sua scelta non è così comune perché la maggior parte dei suoi coetanei sono assorbiti da altre forme artistico-musicali. Quelli come lui hanno però, in linea di massima, la caratteristica di essere molto determinati e professionali. Fare il mestiere di musicista ai nostri tempi, infatti, è molto più complicato rispetto a qualche decennio fa. Chi decide di scegliere questo modo di vivere parte già sapendo che non avrà sconti. Dovrà, quindi, essere completo sotto molti punti di vista oltre che da quello legato alla formazione musicale.

Intervista a Michele Vasi

Come musicista, Michele, è il leader degli MVP, una band symphonic horror metal composta da artisti di grande pregio che provengono da varie parti d’Italia e nella quale ricopre il ruolo di chitarrista e vocalist delle parti in stile growl. Per anni Michele ha organizzato eventi presso il locale Skulls Club di San Marino e ha appoggiato la scena metal nostrana con varie iniziative volte al sostegno di quest’ultima. Ultimamente, egli, ha dato vita ad un’agenzia di booking il cui moniker è MVO Concerti.

Backdigit è andato a scambiare quattro chiacchiere con lui per approfondire in cosa consistono le sue attività quotidiane e sapere qualcosa in più sui suoi progetti.

Ecco l’intervista a Michele Vasi!

Articolo di Diego Banchero

Ciao Michele. Siamo molto contenti di ospitarti su Backdigit. I giovani intraprendenti come te ci incuriosiscono molto! Raccontaci qualcosa sulla tua formazione musicale. Quando hai deciso di avvicinarti alla musica? Ti chiediamo anche quali sono state le tue fonti di ispirazione e che percorsi formativi hai seguito?

Ciao Diego, Io sono felice di trovarmi qui con voi e di potermi raccontare all’interno di questa intervista.

Tanto per cominciare iniziai ad avvicinarmi alla musica all’eta’ di 13 anni, prendendo lezioni di chitarra in una scuola di musica locale, senza particolari obiettivi o vocazioni… Diciamo che ero un ragazzino un po’ spaesato che non aveva ancora chiaro come investire il proprio tempo e le proprie energie (tolti chiaramente gli impegni scolastici)..

Iniziai ad appassionarmi alla musica quando mi avvicinai al rock e al metal tramite amici o conoscenti e nel 2008 dopo una serie di situazioni aggrovigliate riuscii ad andare al mio primo concerto metal – Nightwish Milano 02/03/2008 (mi ci accompagnò mia mamma).

Da quel giorno si accese una miccia, non credevo a quanto vedevo/ sentivo, mi sentivo particolarmente trasportato, e da li iniziai a fare domande, ad incuriosirmi, a capire cosa ci fosse dietro a quelle percezioni – insomma volevo informarmi..

Intervista a Michele Vasi

Così in parallelo agli studi scolastici, presi svariate lezioni di chitarra da più maestri (frequentai anche masterclass e seminari), cercando di approfondire quanto possibile il mio strumento, mi misi poi a studiare Home Recording (conoscenza che nel lungo periodo mi permise di produrre i miei primi brani caserecci) e armonia complementare (che fu determinante per alcuni dei progetti musicali dove ho militato).

A livello di ispirazione tutto partì dai Nightwish, dai quali poi conobbi la classica, La band metal nate negli anni 90 e i padrini del Rock che ancora oggi mi sono d’esempio.


In quali progetti hai militato? Puoi fare un resoconto della tua discografia e delle tue esperienze principali come musicista?

Ebbi diversi progetti, citando principalmente I Voices from beyond, band heavy/trash metal di Rimini, con la quale scrissi un disco (The black Cathedral), I Give Up The Ghost: band melodic metal-core di Rimini, con I quali scrissi un altro disco (Before Heading Home), e successivamente vi furono gli MVP: band symphonic horror metal ancora oggi all’attivo e con un secondo disco prossimo all’uscita.

Intervista a Michele Vasi

Da qualche anno hai avviato il progetto MVP. Vuoi parlarci di questa band? Ai nostri lettori potrebbe interessare molto avere informazioni a riguardo.

MVP è senza alcun dubbio la band che maggiormente porta la mia impronta poiché nata durante gli anni di studi universitari, in uno stanzino dove, oltre a preparare gli infiniti esami di farmacia, si faceva anche dell’altro, che puntualmente cancellavo e rifacevo da zero; dell’altro che a cadenza mensile portavo a termine in infima parte; dell’altro che, ahimè, ho dovuto accantonare spesso per gestire situazioni prioritarie; dell’altro che l’11/04/2022 ho finalmente iniziato a condividere a livello mediatico dopo anni; dell’altro che decisi di chiamare MVP e che presto vedra’ svariati cambiamenti in corso d’opera fra cui un secondo lavoro in studio e un nuovo show.

L’altro aspetto della tua professione riguarda l’organizzazione di eventi. Per anni hai collaborato con locali come lo Skulls Club di San Marino. Vuoi fare un bilancio di queste esperienze?

L’organizzazione di concerti è un’altra gran parte della mia vita e se vogliamo, a modo suo, si presenta anche come una disciplina complementare agli studi musicali fatti a monte, perché mi ha permesso di formarmi sul campo, di imparare a far girare l’economia di questi scenari e di capire, soprattutto, come trovare soluzioni rapide a disagi che, in attività come questa, si possono presentare in corso d’opera.

Intervista a Michele Vasi

Quando hai preso coscienza di volerti impegnare nell’organizzazione di concerti?

La presa di coscienza avvenne nel 2018, dinanzi a una serie di date andate piuttosto male, che hanno indotto me e le band di allora a vivere dei disagi che spesso venivano affrontati alzando la voce o litigando (cosa che reputo piuttosto controproducente).

Tutto ciò perché non avevamo la situazione sotto controllo, da allora decisi, quindi, di addentrarmi in questo panorama imparando a gestire a monte dei possibili problemi prima che si presentassero agli occhi degli artisti e che quindi potessero compromettere delle iniziative.

Negli ultimi mesi hai deciso di avviare l’esperienza di MVO Concerti (ovvero un’agenzia di booking a tutto tondo). E’ stato un salto di qualità dal punto di vista della gestione degli eventi per le band. Come hai maturato questa scelta? Quante sono le band del tuo rooster?

A questa domanda potrei scriverti un papiro infinito (ride n.d.r.). Per essere essenziale ti dico che MVO Concerti era un’agenzia booking già esistente in passato e nel tempo il legale rappresentante di allora mi permise di tenere il nome poiché per assoluta coincidenza la sigla MVO(concerti) porta le mie iniziali.

Decisi di ricostruire tutto da zero a gennaio 2024, dopo aver organizzato ormai svariati eventi fino a concepire un “modus operandi” che mi sembrava idoneo agli occhi delle band che ospitavo, fino a riattivare l’associazione con tutto ciò che ci gravita attorno.

Oggi dirigiamo una programmazione costante per 35 band totali alle quali garantiamo 6 proposte di Live, con scadenza a dicembre 2025.


Che progetti hai per gli MVP nel futuro a breve, medio e lungo termine?

 Verso la seconda metà del 2025, MVP vedrà un grosso cambiamento che comunicheremo in seguito all’uscita del secondo lavoro in studio.

Circa la MVO Concerti invece? Che risultati ti proponi di raggiungere?

Con MVO cerchiamo di raggiungere uno standard entro maggio del 2025, con l’obiettivo di trovare un compromesso funzionale per gestire un numero di eventi tale da non indurci a soffrire i rischi economici a cui puntualmente siamo soggetti tutte le volte che produciamo eventi con la musica inedita.

MVO

Nel ringraziarti e nell’augurarti tanta fortuna per le tue iniziative, ti preghiamo di linkare qui le tue pagine social e i tuoi contatti. Ciao!

Grazie ancora per lo spazio, vi riporto tutti i link che riassumo quanto raccontato

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