L’ultima apparizione di James Senese al cinema con Gli Anni del Prog

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Proseguono nelle sale cinematografiche le programmazioni de Gli anni del prog con l’ultima apparizione dei James Senese. Il documentario del regista Pierfrancesco Campanella è dedicato al rock progressivo degli anni Settanta, genere fondamentale per la storia della musica italiana (e non solo).


Il successo de Gli Anni del Prog

James Senese
Nella foto: James Senese e Pierfrancesco Campanella

Di grande successo la recente proiezione al Buonarroti di Civitavecchia, organizzata da Francesco Scappini e Alessio Maliandi. E’ stata preceduta da un dibattito condotto dall’esperto di prog Gino Saladini (noto criminologo) e alla quale, oltre al regista, hanno partecipato i cantautori Tony Esposito e Mauro Goldsand (tra i protagonisti del film), l’art director Laura Camia. Quindi il montatore Francesco Tellico, l’operatore culturale Franco Mariotti, l’avvocato Paolo Pirani, il giornalista e scrittore Renato Marengo – in rappresentanza della storica rivista Ciao 2001, che all’epoca divulgava la musica alternativa. Ma anche il maestro compositore Umberto Scipione. Scipione è reduce di fresca nomination all’importante manifestazione SIAE Music Awards per la colonna sonora del film Succede anche nelle migliori famiglie.



Gli assenti giustificati e il cast

Assenti giustificati dell’ultima ora Vittorio e Michelangelo Nocenzi del Banco e l’ingegnere Paolo Reale, super intenditore di strumenti prog. I quali hanno comunque inviato un video di saluti per il pubblico interessato ad assistere ad un’opera dal ricco cast. Questo comprende, tra gli altri, Donato Zoppo, Claudio Simonetti, Natale Massara. Ma anche Gianni Togni, Paolo Siani dei Nuova Idea, Ivan Cattaneo, Gianni Leone del Balletto di Bronzo. Livio Macchia dei Camaleonti, Gianni Dall’Aglio de Il Volo, Fabio Melelli. Lino Vairetti degli Osanna, Tony Cicco dei Formula 3.

Un applauso per James Senese

Nel cast c’è anche il compianto James Senese, qui nella sua ultima apparizione e cui durante l’evento è stato dedicato un lungo e caloroso applauso. Pierfrancesco Campanella ha tenuto a specificare che considera Gli anni del prog una vera e propria sfida. Questo in quanto, per una precisa scelta artistica, d’accordo con la produzione non si è voluto ricorrere all’inserimento di spezzoni di filmati d’epoca come in progetti simili.



L’obiettivo del progressive rock

James Senese
Nella foto: Livio Macchia dei Camaleonti

L’obiettivo del progressive rock era dare alla musica maggiore spessore culturale e credibilità. Con l’aggettivo “progressive” si voleva indicare la progressione del rock dalle radici blues, tipicamente americane ad una maggiore attenzione alla composizione. Ma anche alla melodia e all’armonia, con contaminazioni di musica classica, in particolare sinfonica. Il progressive rock, che si basava soprattutto su lunghe suite al posto della tipica canzone radiofonica della durata di tre o quattro minuti, ha contribuito alla diffusione del cosiddetto “concept album”. Si tratta di un long playing con un discorso unitario e omogeneo. Quindi non più una semplice raccolta di singoli. Una peculiarità di quei 33 giri era costituita dalle curatissime copertine. Veri e propri capolavori di arte grafica realizzati da grandi artisti.


La peculiarità del prog rock

Senza tralasciare l’intrecciarsi tra musica e sociale in un periodo di grandi fermenti e cambiamenti, attraverso interviste ai protagonisti e agli addetti ai lavori dell’epoca. Il documentario intende ripercorrere la storia del genere in questione in Italia, dove ha attecchito con grande forza, esaltando creatività ed impegno.



C’era una volta il beat italiano di Campanella

James Senese
Nella foto: Tony Cicco e P. Campanella

Prodotto da Sergio De Angelis, Gli anni del prog rientra in una collana di documentari a carattere musicale. Insieme a C’era una volta il beat italiano dello stesso Campanella e ad altri attualmente in lavorazione. Dopo lo sfruttamento cinematografico e la partecipazione in vari festival specializzati, sarà disponibile sia in streaming grazie a CG Entertainment che in dvd per Digitmovies di Luca Di Silverio. Sarà anticipato da un’uscita in allegato alla prestigiosa rivista di collezionismo musicale Raropiù, diretta da Fernando Fratarcangeli. ((Foto di Silvia Sciarra e Laura Camia).

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