Queer Summer Festival: in scena gli ultimi due spettacoli del festival della cultura queer, diretto da Karma B e Margò Paciotti con la guida di Ondadurto Teatro.
Due giorni di spettacoli concludono il progetto che valorizza la queer culture, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, vincitore dell’Avviso Pubblico Biennale Estate Romana 2023-2024, curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
Quindici giorni di performing arts, musica, talk, installazioni ed arte contemporanea; una varietà di linguaggi artistici che sono stati messi insieme dalla direzione artistica di Karma B e Margò Paciotti con la guida di Ondadurto Teatro, che saluteranno l’estate per concludersi con una due giorni sui palchi del quartiere prenestino.
Gli ultimi due spettacoli in scena: sabato 16
Sabato 16 settembre alle 21.30 debutteranno al Centrale Preneste Teatro due artistə dalla forte identità scenica: la violinista e musicista H.E.R. con la performer attrice e cantante Margò Paciotti, protagoniste dello spettacolo “Gender Games”.
In scena il dialogo costante e trasversale tra differenti linguaggi espressivi: il corpo e la musica. Un’opera originale che vede in scena l’eleganza e la delicatezza di Margò, fusa alla potenza e l’eclettismo di una musicista d’eccezione come H.E.R. Un percorso intimo autoriale, ma allo stesso tempo universale per riflettere sull’identità. Un viaggio emotivo tra luce e ombra, in grado di trasformare il corpo/oggetto in significato. Abbattere i confini tra i generi attraverso uno sviluppo musicale trasversale: dai barocchismi all’elettronica passando per il rock fino ad arrivare al pop. Quando la musica classica, il pop e l’elettronica si incontrano spesso la miscela è esplosiva e non si può che rimanere folgorati.
Queer Summer Festival chiusura domenica 17 settembre
Sabato 16 settembre alle 21.30 debutteranno al Centrale Preneste Teatro due artistə dalla forte identità scenica: la violinista e musicista H.E.R. con la performer attrice e cantante Margò Paciotti, protagoniste dello spettacolo “Gender Games”.
In scena il dialogo costante e trasversale tra differenti linguaggi espressivi: il corpo e la musica. Un’opera originale che vede in scena l’eleganza e la delicatezza di Margò, fusa alla potenza e l’eclettismo di una musicista d’eccezione come H.E.R. Un percorso intimo autoriale, ma allo stesso tempo universale per riflettere sull’identità. Un viaggio emotivo tra luce e ombra, in grado di trasformare il corpo/oggetto in significato. Abbattere i confini tra i generi attraverso uno sviluppo musicale trasversale: dai barocchismi all’elettronica passando per il rock fino ad arrivare al pop. Quando la musica classica, il pop e l’elettronica si incontrano spesso la miscela è esplosiva e non si può che rimanere folgorati.
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