Alessandro Regis: il tatuatore, cantante e attore romano pubblica il suo primo libro “Il Successo di Essere Nessuno”. Si è fatto conoscere al grande pubblico partecipando agli scherzi di programmi seguitissimi come “Scherzi a parte” e “Le Iene”. Da li il bravo e disinvolto Alessandro non si è più fermato. Ha partecipato a svariate trasmissioni e candid camera. In qualità di attore, si è conquistato il prestigioso Premio Vincenzo Crocitti. Ha riscosso tanti consensi, anche in campo musicale, con singoli come “Cambia er disco”, Privè o “Vedo Arrivare l’Estate” con Mere ed ora ha fatto un ulteriore passo avanti. Ha pubblicato, infatti, il suo libro di debutto “Il Successo di Essere Nessuno” che scopre il suo lato più intimistico e la sua voglia di divulgare messaggi positivi per i giovanissimi. BACKdigit.com lo ha intervistato per saperne di più…
Intervista a Alessandro Regis
Come ti è venuto in mente di scrivere questo libro?
Per dare una risposta dobbiamo tornare un po’ indietro nel tempo. Un anno e mezzo fa circa ho avuto un incidente. Mi sono cappottato con il quad ed ho riportato danni la spalla, mi sono probabilmente fratturato una vertebra, ho avuto problemi lombosacrali. Sono ormai quasi due anni che combatto con questi problemi cercando di risolverli ma non è semplice. Quindi non potendo fare quello che facevo prima sto cercando di proiettarmi al pubblico in un altro modo. Ho pensato che scrivere un libro fosse la cosa più carina da fare per parlare della mia esperienza, parlare di me. Parlare della mia vita vissuta e di tutti gli errori che ho fatto, per poterlo dedicare agli adolescenti. Il mio messaggio è proprio, per loro, in particolare per mio figlio. A lui ho dedicato questo libro. “Il Successo di Essere Nessuno” parla di come sono cresciuto a Roma, in una zona popolare. A 16 anni già vivevo da solo, ho visto fare tante cose nel mio quartiere che non andavano fatte. Il messaggio per i giovanissimi è quello di cercare di evitare di fare certe cose.
Dal libro di un messaggio positivo
Racconto tanti episodi e il messaggio del libro è positivo. E’ quello di non mollare mai, di cercare di rialzarsi, di evitare sostanze stupefacenti, parlo anche di quello. Si racconta Alessandro Regis in una veste diversa, con tanti dettagli personali che non avevo mai detto. Il messaggio più importante che riguarda il titolo del libro è che partendo dall’essere nessuno, io sono riuscito nel bene e nel male a fare tanto. Ho partecipato a tante, trasmissioni famose, ho fatto tante cose nell’ambito di produzioni musicali mie personali e tanto altro. Oltre a questo sono uno stimato tatuatole, ho uno studio da venti anni. Voglio dire, non essendo nessuno, sono orgoglioso di ciò che sono riuscito a fare nella vita in tanti settori.
Come sono stati i tuoi inizi?
E’ stato tutto per caso. Nel 2017 la redazione de Le Iene mi chiamò perché era alla ricerca di una location per fare uno scherzo al cantante Raf. Da li ho conosciuto gli autori ed è nata una collaborazione. Con loro ho partecipato a 15 scherzi, dei quali 5 non sono mai andati in onda. E’ stata un’esperienza bellissima, ho girato l’Italia facendo gli scherzi con loro e mi sono divertito tantissimo.
Regis attore
Come ti sei trovato a recitare durante questi scherzi televisivi?
Mi sono trovato benissimo anche se devo dire che non mi ritenevo un vero e proprio attore così come non mi ritengo un attore adesso. Però ho sviluppato una buona capacità di improvvisazione. Quando facevamo gli scherzi ci davano un copione da imparare ma spesso poi le cose cambiavano da un momento all’altro ed occorreva improvvisare. Cosa che a me veniva molto naturale. Comunque ho partecipato anche ad altri programmi. Ad esempio su Real Time ho fatto, ed ho anche vinto, una puntata di Cortesie per gli Ospiti poi ho partecipato a C’era una volta l’Amore. In entrambi i casi ho coinvolto la mia compagna. E’ stato davvero un periodo entusiasmante. Di certo posso dire che in questo ambiente, come nella vita d’altronde, conta moltissimo la fortuna però ci vuole anche del talento.
Da poco c’è stato il Festival di Sanremo…
Non guardo il Festival perchè non mi piace quel tipo di musica, non mi piace come il Festival si è trasformato con il passare degli anni. Io nel mio studio di tattoo ascolto quasi sempre rock anni ’70/’80 ‘90 tipo Metallica, Guns N’ Roses, AC/DC… Mi piacciono molto anche gli Spandau Ballet ma non la musica di Sanremo comunque.
I progetti futuri
Sicuramente la prossima cosa che faro sarà produrre un mio cortometraggio. Era una cosa che avrei già dovuto fare in precedenza ma ci sono stati problemi tecnici. Ma sicuramente lo farò. Insieme ad Alessandro Fiorucci abbiamo già tutto il materiale pronto: la sceneggiatura, gli attori… Mancano dei fondi che personalmente sto cercando per poi produrre. Sarà un bel cortometraggio dedicato sempre ai ragazzi, agli adolescenti, una cosa di cui parlo anche nel mio libro. Sarà una storia di rivincita, una storia di in cui si nasce in una zona popolare, una storia di degrado. La storia di un gruppo di amici che crescono e finiscono su brutte strade. Soltanto uno riesce ad uscirne frequentando l’Accademia e diventando un attore importante. Anche nel cortometraggio ci sarà un bel messaggio. Spero di poter cominciare a girarlo il prima possibile.
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