Mettere in piedi una band di successo in Italia è una scelta impegnativa. Ecco i consigli giusti per riuscirci.
Il mercato della musica è un argomento di cui si discute molto in questi ultimi tempi. Specialmente nell’ambito del rock e del metal, con un ulteriore spasimo per il mercato italiano che vive ancor più gravemente la situazione.
Quando parliamo di mercato parliamo di business, di affari e per le band metal, gli affari non sono così redditizi come potevano esserlo negli anni ’80 e ’90. I motivi sono l’aumento dei costi e delle spese e l’omologazione di suoni e stili, dove nessuno osa più perchè osare può diventare una spesa senza benefici in tempi brevi!
Per quanto riguarda le esibizioni dal vivo, i costi sono aumentati per una serie di cause e una su tutte l’introduzione di leggi sulla sicurezza! Prima, nel 1994 la famosa 626 e poi nel 2008 il Decreto Legislativo 81, che di fatto ha spostato la responsabilità sul gestore d’impresa. Introducendo così l’obbligo di salvaguardare la salute e l’incolumità fisica di tutti i presenti, con un inevitabile aumento dei costi.
La carenza di servizi per lo spettacolo
Parlando dei servizi dello spettacolo, a differenza di altri paesi europei, in Italia non ci sono agevolazioni per il comparto. Anzi, sembra che sia un ramo di serie B. Infatti, la musica italiana che potete ascoltare in radio e tv è di serie B, costa poco produrla e tutto quel che ci si guadagna sopra è per pochi! L’aumento dei costi, ha portato a ridurre le spese e di conseguenza la qualità. Dopo questo quasi tragico prologo, cercheremo di offrire qualche spunto positivo per coloro che, nonostante le difficoltà abbiano a cuore il lato artistico e che vogliano tentare di avere successo. Questo dove per successo di una band, più che la fama, s’intende non dover affrontare perdite economiche pesanti! Guardiamo alcune cose da fare e poi analizzeremo come farle.
Essere dei buoni songwriter
La prima cosa è dedicarsi a scrivere dei buoni pezzi, dove per buoni, intendo dire con un senso critico onesto e non autoreferenziale. Dove e a chi può piacere questa canzone? In quali radio, in quali festival, in che tipo di locali?
Il secondo aspetto è costruire una solida fanbase.
Inutile avere migliaia di “like”, “views”, reazioni sui social se poi nel mondo reale non ci sono persone fisicamente disposte a seguirvi e a interagire con voi!
In cerca di fama
Il terzo punto è avere notorietà. Qui si apre un discorso vastissimo su come ottenerla, ma un punto resta fermo, da sempre! La pubblicità è l’anima del commercio. Che sia per il passaparola, che sia attraverso formule di marketing in rete, TV o radio, è necessario che il nome della band giri! I filosofi latini affermavano: “repetita juvant” che tradotto in tempi moderni significa ripetere il nome della band giova, porta vantaggi.
Scegliere il nome della band con consapevolezza è molto importante.
Le prime mosse: i consigli pratici
Il quarto punto è uguale a quello di una start up. Serve un investimento iniziale. Non solo in termini economici, ma anche di tempo, volontà e determinazione! Ricordate che dovete essere voi i primi a crederci, altrimenti difficilmente ci crederà anche qualcun altro!
Finalmente è giunto il momento in cui arrivano i consigli pratici su come realizzare tutto ciò e portare la vostra band ad avere successo.
Come scrivere un buon pezzo
Tutti per diritto costituzionale possono esprimersi, ma c’è lo stile da “commentatore di post su Facebook” e c’è lo stile erudito di chi analizza e si esprime con conoscenza e ragionamento.
In una buona canzone, conta l’argomento e a chi sarà rivolto. Questo aspetto non va sottovalutato. Per la scelta musicale diamo per scontato che si conoscano le basi di armonia e melodia e ricordate che più conoscete e più sarà facile comporre!
Deciso consapevolmente l’argomento, consiglio una metrica in ottavi perché è quella che l’ascoltatore medio apprezza di più, senza neppure rendersene conto. Studiare bene un giro melodico da cantare su un giro armonico, ma un altro trucco è muoversi su e giù per una scala ( la maggiore mette allegria e la minore melanconia).
A caccia di… fans per la nostra band
Passiamo al secondo punto che è di vitale importanza comprendere a fondo per mettere in piedi una band di successo!
Solitamente, agli inizi, si cercano i fans e gli ammiratori tra gli amici. Ma i vostri amici non vi conoscono come musicisti, ma come colleghi di scuola o di lavoro e saranno molto scettici se non addirittura dei detrattori. Il mio consiglio è cercare nuove amicizie nel giro dove pensiamo che la nostra musica possa essere apprezzata (gruppi Facebook dedicati, pub con musica live, motoraduni, concerti…).
Dovrete darvi da fare per creare delle nuove amicizie e conoscenze reali, sincere, rammentando un vecchio adagio dei tempi del Romano impero: Do ut Des: dare e avere.
Regalare cd, magliette gadget, meglio se in un formato esclusivo per soli fans! Saranno queste persone che costituiranno quella rete pubblicitaria e vi aiuteranno e sosterranno nelle vostre imprese future. Vi metteranno i “like” e visualizzeranno i vostri video. Per questo sostengo quanto sia fondamentale creare una solida fanbase per avere una band di successo!
Passiamo agli investimenti
Arriviamo così al terzo punto che ha un senso dopo aver affermato la fanbase! Avete ormai raggiunto una minuscola ma solida fanbase, formata anche da solo dieci persone. A questo punto potete pensare di investire dei soldi in piccole campagne pubblicitarie come quelle su Facebook e iniziare ad adoperare anche le Google ADS. Ciò sempre con i vostri primi fans che collaboreranno insieme a voi a condividerle con altri amici. Si inizia a creare una rete. Ora è il momento di fermarsi un attimo e analizzare molto obiettivamente se ci sono stati dei riscontri positivi. In poche parole se il vostro lavoro ha funzionato! Prima di procedere al prossimo passo è bene capire cosa ha funzionato e cosa deve essere modificato. Quali sono le canzoni che sono piaciute e quali meno, così per il look, il tipo di sound, ma anche per le grafiche, i testi…per ogni aspetto.
Adesso si fa sul serio!
Siamo dunque arrivati in prossimità del quarto punto, quello impegnativo.
Impegnativo sia dal punto economico che di tempo.
Ora non si gioca più e si fa sul serio!
Costerà minimo 10.000 Euro all’anno!
Eh si’! Non si registra più in casa, ma si deve avere un suono professionale. L’etichetta discografica per investire su di voi deve essere certa che abbiate già raggiunto notorietà, fans e una rete vostra. Le grafiche devono essere molto più accattivanti di quelle che faceva vostro cugino, anche i video, le foto… Si alza l’asticella e quindi quando si sta per arrivare a questo punto avrete già capito da soli che le cose sono cambiate. Non è più un hobby, ma un lavoro!
Se gli argomenti trattati vi sono piaciuti, possiamo scendere ulteriormente in dettaglio, con suggerimenti più approfonditi e dettagliati. Fatecelo sapere.
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Consigli sicuramente utili per tutte quelle band underground che stanno ancora a chiederse perchè il successo nun arriva
scritto bene con una buona analisi.Utile per chi inizia
Ciao Alessandro approvo in pieno