Vera Osina suona la musica di Anthony Phillips all’International Klaviertage Bad Wildungen Festival in Germania (It./English Version)

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Vera Osina suonerà la musica di Anthony Phillips alla prossima edizione dell’International Klaviertage Bad Wildungen Festival in Germania. Il Festival è organizzato dal manager culturale e musicista tedesco Gereon Stopcock. E’ giunto con successo alla sua sedicesima edizione che si terrà dal 20 al 22 febbraio 2026 a Bad Windungen in Germania.
Dedicato principalmente alla musica classica ma con incursioni nel Jazz, World Music, Blues e varie forme artistiche, il Klaviertage Bad Wildungen Festival avrà il piacere di ospitare la talentuosa pianista russa Vera Osina.

Per l’occasione la musicista, che ha ereditato la passione per il pianoforte dalla sua famiglia, eseguirà in particolare alcuni brani del noto Anthony Phillips, Maestro della chitarra a 12 corde ma anche squisito e celebrato compositore di musica per pianoforte, altro strumento nel quale eccelle. Di sicuro Osina riuscirà ad entusiasmare l’audience con la sua grande preparazione musicale. La pianista ha infatti studiato al Conservatorio Kazan in Russia il piano, l’organo, l’harpsichord riuscendo ad allargare la sua visuale artistica grazie anche al suo insegnante Gregor Hollmann. Grazie al suo Osina Piano Trio, Vera si è distinta come musicista versatile e si è esibita spesso dal vivo ottenendo ottimi consensi. Da qui la sua collaborazione nella registrazione di cd con i compositori Musa Nkuna e Somar Ajalyaqin.

Intervista a Vera Osina

Vera Osina

Vera, come sei stata coinvolta nel Klaviertage Bad Wildungen Festival?
A febbraio di quest’anno avevo già preso parte al Bad Wildungen Festival come parte di un quintetto che suonava musica tratta dai film di Alfred Hitchcock.
Nella nuova edizione del festival suonerai della musica di Anthony Phillips. Hai scelto personalmente i brani?
Gereon mi ha spedito gli spartiti musicali ed io ho selezionato parecchie parti di essi. Poi ho ascoltato una suite che Phillips aveva scritto e mi è piaciuta molto anche quella. Così ho selezionato dei pezzi anche da li.

Come hai scoperto Anthony Phillips e la sua musica?
Sinceramente non conoscevo la sua musica. Quando Gereon mi ha chiamata e mi ha proposto questo progetto, allora ho iniziato ad ascoltarla. Mi è piaciuta molto e ho cominciato ad interessarmi.

Vera Osina e la musica di Anthony Phillips

Quali sono le tue aspettative riguardo la performance al Festival?
Lo stile della musica di Phillips è una cosa nuova per me. Principalmente, infatti, io suono musica classica. Suonare uno stile differente per me significa spingermi oltre i miei limiti, è una sfida a me stessa con uno stile che va al di la del mio consueto repertorio. Sono molto entusiasta di potermi immergere in un nuovo genere di musica. Un genere sensuale, emozionante, e virtuosistico in modi diversi.

La grande pianista Martha Argerich si è esibita qualche anno fa suonando anche lei la musica di Anthony Phillips, in particolare la track Gemini. Conosci questo pezzo?
Non lo conoscevo. Ma appena l’ho ascoltato mi è piaciuto talmente tanto che l’ho incluso nel mio programma.

La passione per il pianoforte

Quando hai cominciato a suonare e perché hai scelto proprio il piano come tuo principale strumento?
Ho cominciato a suonare il piano da quando ero una bambina. Mio padre è anche lui un pianista e mi ha insegnato le basi dello strumento. Quando avevo cinque anni, sono entrata a studiare in una specie scuola per bambini di talento. Ho frequentato quella scuola fino al Diploma. Allo stesso tempo ho studiato il piano, l’harpsichord e il canto. Con il tempo ho capito sempre più chiaramente che la mia anima era connessa con il pianoforte. E’ stato il mio primo e più amato strumento. Il piano è uno strumento orchestrale.

I progetti futuri

Vera Osina

Quali sono i tuoi progetti futuri, a parte l’esibizione al Wildungen Festival in Germania?
Io suono in molti duetti, in un trio di piano ed anche con dei cantanti in un coro. I miei progetti sono vari e fortunatamente ce ne sono molti per il prossimo futuro.

Descrivi Vera Osina come pianista, quale diresti che sono i tuoi principali talenti?
Questa è una domanda difficile. Sono una persona energica e allegra così mi piace essere spontanea durante le mie performance. Quando suono, cerco di sperimentare la musica al momento, e ogni giorno questo momento ha qualcosa di differente. Penso anche che la mia forza stia nel suonare musica russa di compositori come Rachmaninoff, ad esempio. Attraverso la sua musica posso sentire l’amore per la mia terra. La mia appartenenza ad essa, il mio amore per la natura russa e per la mia famiglia. La musica mi aiuta ad approfondire le mie sensazioni e penso che anche l’audience lo senta.

Interview to Vera Osina

Vera, how were you involved in Klaviertage Bad Wildungen Festival in Germany?

In February of this year, I already took part in the festival in Bad Wildungen as
part of a quintet with music from Alfred Hitchcock.

You will play some Anthony Phillips’ music. Did you choose the tracks
yourself?

Gereon sent me the sheet music, and I selected several pieces from it. Then I
listened to a suite he wrote later, and I liked it too, so I selected several pieces
from it.

How did you discover Anthony Phillips and his music?

Honestly, I didn’t know Anthony Phillips’s music. When Gereon called me to
propose this project, I started listening to his work, liked the music, and
became interested.

Vera Osina and Anthony Phillips’ music

What are your expectations regarding this performance?
Philips’ music style is new to me. I primarily play classical music.
Playing in a different style like his is pushing my boundaries and
challenging myself in a new genre beyond my established repertoire.
I’m very excited to immerse myself in a new realm of music—one that’s
sensual, emotional, and virtuosic in a different way.

The famous piano player Martha Argerich, has performed Anthony Phillips’ music,
in particular the track Gemini. Did you know this song?

I didn’t know this piece. But I really liked it and included it in my program.

The passion for piano

When did you start playing and why did you choose the piano as your
instrument?

I’ve been playing the piano since early childhood. My dad is also a pianist, and
he started teaching me the basics. At the age of five, I entered a special music
school for especially talented children. I studied there until graduation. At the
same time, I studied organ, harpsichord, and vocals. Over time, I increasingly
realized that my soul lay with the piano. It was my very first and most beloved
instrument. It’s an orchestral instrument.

Osina’s future projects

What are your future projects, apart from performing Good (Bad) Wildungen Festival?

I play a lot in duets, in a piano trio, and work with vocalists and a choir. My
projects are varied and, fortunately, there are many more in the near future.

What would you describe yourself as a pianist? What would you say is your
main talent?

This is a difficult question. I’m a cheerful and energetic person, so I love
spontaneity in performance. When I play, I try to experience the music in the
moment, and every day this moment is different.
I also think my strength lies in playing Russian music from composers like
Rachmaninoff. Through his music, I can feel my love for my homeland, my
longing for it, my love for Russian nature, and for my family. Music helps me
delve deeper into my feelings, and I think the audience senses that too.

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