Mark Mangold lancia il secondo album dei Keys, Grand Seduction. Noto songwriter statunitense, Mangold ha scritto canzoni per personaggi del calibro di Michael Bolton, Cher, Paul Rodgers, Jennifer Rush e Laura Braningan e di tastiere se ne intende non poco. Sulla piazza da anni ed anni, chi lo segue conosce perfettamente i suoi lavori tra i quali i cd Touch, American Tears e Drive She Said. Da qualche tempo il musicista è impegnato con la sua nuova band Keys, che ha fondato insieme al cantate Jake E. (Cyrha, Amaranthe) e con la quale ha già inciso due album. Il nuovo cd, che Mark sta promuovendo in questi giorni, si intitola Grand Seduction.

Intervista a Mark Mangold

Mark Mangold Keys

Mark, come hai conosciuto il cantante dei Keys Jake E.?

Ho incontrato Jake e molti dei ragazzi dei Cyhra quando sono venuti nel mio appartamento/studio a New York per registrare la voce su un album dei Cyhra per l’appunto. Siamo diventati amici e poi abbiamo scritto insieme una canzone per il loro album. Qualche tempo dopo gli ho fatto ascoltare alcune delle canzoni che avevo scritto e gli ho raccontato della mia idea di una band composta solo da tastiere. Da lì abbiamo registrato il nostro primo album “When Shadows Fall” e poi abbiamo continuato il percorso che avevamo intrapreso con “The Grand Seduction”.

Jake Keys

Dopo tante esperienze musicali provi ancora l’emozione di avere in questo momento il nuovo cd della tua band tra le mani?
Si’, naturalmente. Siamo molto entusiasti di questo nuovo lavoro. Ci è voluto molto impegno, passione e riflessione per realizzarlo al meglio.

I pezzi di “Grand Seduction”

Grand Seduction Keys

Qual è la canzone di The Grand Seduction che preferisci e perché?

Apprezzo davvero tutti i pezzi che abbiamo fatto e non ne ho uno preferito in particolare. Di solito il favorito è proprio quello che sto ascoltando in questo momento, ahah.

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Per questo cd avete avuto due batteristi diversi, Alex Landenburg e Adde Larsson. Qual è stato il loro contributo e qual è stata la differenza tra i due?
Posso dire che sia Alex che Adde sono grandi batteristi. A seconda della canzone, il loro input variava.

Keys: uno stile ricco di influenze

Mark Mangold band

Il tuo stile musicale è molto ricco e pieno di influenze diverse dall’heavy metal al prog rock. Sei d’accordo?

Penso che alla fine siamo tutti influenzati da ciò che sperimentiamo. Vorrei aggiungere che il maestro organista, Jimmy Smith, ha avuto un grande impatto su di me nei primi anni, quelli formativi. Se non lo conoscete vi consiglio di andarlo ad ascoltare. Ne vale davvero la pena.

Il debut single “Vortex”

Vortex singolo Keys band

Perchè hai scelto “Vortex” come primo singolo?
Sembrava avere una lunghezza che avrebbe funzionato per un “single”, qualunque cosa significhi di questi tempi. Ci piace il ritornello forte e l’approccio heavy. E poi quando pensi che NON ci sono chitarre, ed è tutto suonato alle tastiere, beh, questo ti porta a considerare le cose ad un altro livello. Ci sono molti degli elementi dell’album racchiusi tutti in “Vortex”. Il nostro secondo “singolo” è “All I Need” che è considerevolmente più lungo ed è una cosa eroica di cui siamo orgogliosi. Il prossimo ancora sarà “The Grand Seduction”.

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